Alla scoperta delle associazioni #1

Iniziamo il nostro viaggio tra le associazioni della rete partendo da Voltri, col servizio “In rete per la spesa”, gestito dall’Arciconfraternita Morte e Orazione.

L’arciconfraternita Morte e Orazione in Voltri gestisce il servizio “In rete per la spesa”: con una decina di volontari distribuisce due volte al mese pacchi viveri a una trentina di nuclei familiari.

L’Arciconfraternita è tra gli enti fondatori di Ricibo, e così parlano dell’esperienza di rete: “se noi siamo focalizzati solo su noi stessi il fine lo perdiamo. Se invece tutti ci incontriamo e vediamo quali sono le nostra difficoltà, allora il raggiungere l’obiettivo di ognuno diventa più semplice, perché ci accorgiamo che abbiamo lo stesso obiettivo. Non c’è più un “io sono più bravo”, ma andiamo tutti nella stessa direzione.”

La storia dell’Arciconfraternita è molto antica: inizia a Voltri nel 1605, ma a Roma i primi statuti risalgono al 1590. I tre pilastri su cui si regge sono la preghiera, la carità e la testimonianza. Poco dopo la sua nascita, ha costruito un oratorio di fianco alla parrocchia dei Santi Niccolò ed Erasmo, e per questo tuttora è conosciuta anche come “Oratorio Morte e Orazione” o “Oratorio dei Neri”, per come erano vestiti i suoi membri, impegnati nella preghiera per i defunti.

Ma uno degli aspetti più notevoli è che per secoli l’Arciconfraternita ha fondato e gestito gli ospedali di Voltri.

Quando nel secolo scorso sono diventati statali, questa funzione è andata perduta e per un periodo l’Arciconfraternita è stata un po’ meno attiva sul territorio.

Le azioni dei volontari sono riprese nel 2006, con la visita alle persone in cura nell’RSA di Voltri. Durante questi incontri, i volontari si accorgevano che gli ospiti dell’RSA avevano bisogno non solo di conforto e compagnia, ma anche di un sostegno materiale: è iniziata così la distribuzione dei pacchi alimentari agli anziani che rientravano a casa e ai loro familiari. La successiva chiusura dell’RSA non ha determinato la fine di questa opera di carità, che è invece proseguita in collaborazione con i servizi sociali del territorio.

Nasce così il servizio “In rete per la spesa”. Ad oggi l’Arciconfraternita è una delle uniche due realtà simili che in Liguria distribuiscono beni di prima necessità.

Il cibo che distribuiscono arriva loro tramite canali diversi, tra cui i principali sono due: l’accreditamento presso il Banco Alimentare; il recupero delle eccedenze alimentari dalla Coop di Pegli grazie all’aiuto di Croce Rossa, che organizza il trasporto fino alla sede della distribuzione.

Il progetto è cresciuto nel tempo: una volta all’anno i volontari distribuiscono anche kit scolastici alle famiglie in difficoltà; l’arciconfraternita è accreditata presso il tribunale per accogliere persone che vengono messe alla prova; ogni anno i volontari organizzano anche momenti di ritrovo per gli anziani del territorio. Attualmente le famiglie che vengono sostenute dall’Arciconfraternita sono inviate non solo dai servizi sociali, ma alcune anche dai servizi di Salute Mentale.

Racconti di volontariato

Felice: “Due anni fa avevo preparato 105 pacchi con dentro quaderni, penne, matite, colori. Quest’anno abbiamo dato anche compassi. A un certo punto, quando è arrivata la gente e stavo distribuendo i pacchi, è arrivata una signora cinese che aveva tre bimbi e alla fine mi ha detto “Complimenti per il lavoro che fate.” Cosa che invece gli altri non avevano colto. Ma basta una persona che capisce che dietro c’è stato un lavoro, non è che hai lì la roba e la distribuisci senza fare nessuna fatica.”

Il lockdown

Il servizio non ha mai chiuso, grazie ai volontari (in particolare Felice e Gianni) che hanno continuato a svolgere l’attività.

All’inizio la preoccupazione era di non avere abbastanza prodotti per soddisfare le esigenze di tutti i beneficiari, che erano in aumento. Con la spesa sospesa però questo problema è venuto meno e ogni settimana arrivavano 3-400 kg di prodotti alimentari. Queste quantità richiedevano un grosso sforzo da parte dei volontari, per sistemare i prodotti e immagazzinarli in base alla data di scadenza.

Inoltre la collaborazione con la Croce Rossa ha permesso la consegna a domicilio dei pacchi a persone che non potevano spostarsi.