Da quest’anno il 16 febbraio sarà la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili.

Questa giornata nasce da un’iniziativa di Caterpillar, che nel 2005, in occasione dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, ha chiesto agli ascoltatori e alle ascoltatrici di spegnere tutte le luci non indispensabili, per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse.

L’associazione tRiciclo – Bimbi a Basso Impatto da anni promuove iniziative per aderire a questa giornata, che dal 2005 si ripete ogni anno.

Per questo 2023 abbiamo pensato di unire le forze per proporre un piccolo percorso sulla sensibilizzazione al contrasto allo spreco alimentare, in particolare nelle mense scolastiche.

Ed è proprio per le mense scolastiche che nella settimana dal 13 al 17 febbraio c’è in programma un altro appuntamento: la Green Food Week proposta da Foodinsider. Il Comune di Genova aderisce a questa iniziativa che culminerà il 16 febbraio con un menù a basso impatto ambientale.

Cosa fare?

Abbiamo preparato dei materiali:

  • un breve video visibile sul nostro canale youtube: VIDEO
  • un questionario per ragionare insieme ai bambini e alle bambine, per una giornata, su quanto cibo lasciamo sul piatto in mensa: QUESTIONARIO
  • una semplice infografica su come attivare il recupero delle eccedenze dalle mense scolastiche: RECUPERO ECCEDENZE IN MENSA

Fateci sapere cosa ne pensate e, se avete provato a proporre qualcuno di questi materiali, raccontateci com’è andata!

L’impatto dello spreco alimentare, la situazione a Genova, le associazioni della Rete, come operiamo, la città che sogniamo. Clicca con il tasto destro e salva e l’immagine per scaricare la nostra brochure.

Lunedì 16 maggio alle 18:00 ci troviamo ai Giardini Luzzati per parlare di politiche del cibo cittadine per una Genova a spreco zero. L’obiettivo è quello di scrivere, insieme alle associazioni e ai cittadini che parteciperanno, un manifesto delle food policy da proporre al Comune di Genova. Tra i partecipanti all’incontro, ci sarà Fabio Ciconte di Terra, l’associazione che a Roma ha avviato con successo il tavolo sulle politiche del cibo comunali. Il programma completo dell’evento sarà condiviso nei prossimi giorni sui canali Facebook Instagram di Ricibo.
L’incontro è organizzato dalla Rete Ricibo in collaborazione con Fridays for Future Genova, Extinction Rebellion Liguria e Cittadini Sostenibili.
Per partecipare è necessario prenotarsi compilando questo form entro il 12 maggio.

Clicca qui per vedere l’appello alla Rete di Nadia Belloni, volontaria della Arciconfraternita della Morte e Orazione.

Venerdì 6 maggio Ricibo inaugura il nuovo Social Market 2.0 “La Bottega sul porto“. Siete tutte/i invitate/i a partecipare al Teatrino degli zingari (via Mura degli Zingari 12, Genova) dalle 11:00 alle 13:00.

Sarà un’inagurazione particolare perché l’abbiamo pensata come occasione di formazione per i volontari della rete e scambio di buone pratiche.

Perché social market “2.0”?
Perché sarà il primo emporio solidale smart che utilizzerà la social card elettronica ricaricabile come strumento di interfaccia Servizio/ATS/Beneficiario, e la gestione di magazzino, tutto attraverso la App Bringthefood.
La Bottega sul porto sarà gestita dalla Comunità di San Benedetto al porto insieme a CDA di San Teodoro e CDA di Sampierdarena e in stretta collaborazione con l’ATS35. Distribuirà le eccedenze alimentari recuperate dalla Rete Ricibo.

Programma:

Ore 11:00: saluti di benvenuto da parte delle Istituzioni e Comunità San Benedetto al Porto
Ore 11:20: presentazione del social market
Ore 11:40: simulazioni
Ore 12:30: spazio aperto a domande e riflessioni.

Logo app BringTheFood, acronimo btf bianco su fondo arancione

Grazie alla app BringTheFood ogni giorno sappiamo quanti kg di cibo vengono recuperati tra settore primario, ristorazione e grande distribuzione.

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Bottiglia di birra Biova Liguria su banco con pane e insegna Saloon sullo sfondo

Edizione speciale per la Liguria della birra fatta col pane invenduto.

Sono tante 180 tonnellate di cibo?
Sono tante, sì. Sono quelle che ogni anno la rete Ricibo recupera e ridistribuisce alle fasce deboli della popolazione genovese: è cibo ancora buono, non consumato o invenduto, che altrimenti sarebbe destinato a finire in discarica.

Ma se pensate che sono 10.000 le tonnellate che effettivamente ogni anno, in discarica, ci finiscono davvero (nella sola città di Genova), comprenderete quando diciamo che il nostro obiettivo è fare sempre di più, salvando più cibo, sensibilizzando maggiormente l’opinione pubblica, ampliando la rete dei negozi che aderiscono.

E ottimizzando la nostra attività, rendendola sempre più sostenibile.

Le nostre risorse vengono investite oculatamente per coprire tutte le spese necessarie al funzionamento efficace della nostra rete. Le spese in questione (furgoni, carburante, personale, spazi, materiale), per quanto pesino sul nostro bilancio, sono inevitabili. Ci siamo chiesti allora se non esistesse un modo per ammortizzarle almeno in parte in modo da allocare altrove le risorse e, al contempo, creare economie di rete puntando sempre al nostro obiettivo primario: spreco zero.

La risposta è sì: ecco da dove nasce la nostra ultima speciale collaborazione.

Siamo orgogliosi di presentarvi Biova, una birra artigianale il cui progetto nasce dalla volontà di combattere lo spreco e rimettere in circolo materia prima ancora ottima.

Quale materia? Il cibo per eccellenza: il pane!

Ogni sera, in un Paese come l’Italia, si contano circa 13.000 kg di pane rimasto invenduto, che non potrà essere proposto al pubblico il giorno seguente e che, per questo, costituisce un enorme spreco.

La birra Biova viene prodotta grazie alla trasformazione di quintali di pane invenduto. Se da secoli la birra è detta anche “pane liquido”, non si può dire che loro non abbiano preso la tradizione alla lettera!

Il pane viene tostato, macinato e avviato al processo di birrificazione. Questo fa sì che da ogni 150 kg di pane vengano prodotti circa 2.500 litri di birra.

Un esempio insieme semplice e ingegnoso di economia circolare, perché il pane che sarebbe stato buttato non solo riprende vita e acquista nuovo valore, ma fa sì che lo stesso processo produttivo sia ottimizzato in chiave sostenibile: grazie all’impiego di questa preziosa materia prima, si risparmia su altre (in particolare il malto d’orzo, il cui utilizzo è abbattuto fino al 40%). Inoltre, la birra così prodotta ha un eccezionale impatto ambientale, andando a totalizzare, a fine processo, un saldo negativo di produzione di CO2.

Dato che, si sa, a noi lo spreco proprio non piace, siamo entusiasti della sinergia tra Biova e Ricibo, da cui è nata una buonissima birra: si tratta di una edizione speciale per la Liguria della classica lager Biova, di ispirazione tedesca, con il 4,7% di alcol, un piacevole odore di crosta di pane e un sapore leggermente sapido dovuto al rilascio del sale del pane durante il processo.

L’abbiamo presentata il 9 giugno scorso al Mercato Orientale di Genova e siamo felici di annunciare che da pochissimo è distribuita nei negozi della città.

Parte dei proventi della vendita della birra andranno a coprire le spese vive di Ricibo, come segno del nostro impegno sempre maggiore per una politica diffusa di sostenibilità basata proprio sulla circular economy.

In Liguria, del pane, non si butta via niente.

…a proposito, vi va una birra? La mappa dei rivenditori la trovate qui!